Madre dolore. La prima inchiesta del commissario Del Gaudio.

Mirco Del Gaudio, ex pugile e attuale capo del Commissariato di Scampia, è uno spirito inquieto. Si barcamena fra l’amore e l’odio per il suo lavoro (e per i suoi colleghi), un matrimonio fallito e la sensazione di non dedicarsi abbastanza alla figlia.
Quando si ritrova davanti al cadavere di una donna che si è suicidata in seguito alla morte del figlio, il commissario capisce subito che dietro quel gesto estremo si nascondono altre verità e altri segreti. E infatti, seguendo il suo fiuto da sbirro, finirà per immergersi negli abissi di
un mondo misterioso, in cui l’assenza di speranza si trasforma in dipendenza dall’illusione.
Una storia a tinte gialle che ruba il fiato al lettore fino all’ultima pagina.
Un protagonista fuori dagli schemi, autentico, dolente, di cui è impossibile non innamorarsi.

“Schiva e colpisci, Mirco. Come quando prendevi il centro del ring, e guardavi l’avversario negli occhi. Schiva i sentimenti, le passioni che a Scampia ti vengono addosso come cavalli imbizzarriti in corsa, e colpisci con la forza del tuo cervello affilato, e della tua osservazione dolente. Prova a combattere ricordando le tue cicatrici sul cuore, sapendo che devi sopravvivere per la tua gente, con la tua gente. Da una penna limpida e violenta, un nuovo straordinario personaggio per il romanzo nero italiano: e una nuova, straordinaria maniera di guardare una città dolcissima e amara come nessun’altra.”
Maurizio de Giovanni

“Ci sono personaggi di cui leggerei le storie anche se non facessero niente, perché sono forti, inquieti e affascinanti. Come Mirco Del Gaudio, che per di più è commissario a Scampia, tira mazzate da ex pugile e ha una situazione sentimentale anche più complessa dei casi di cui si occupa. Cosa volete di più? Io niente, e infatti sto con lui, pagina dopo pagina, e non lo mollo.”
Carlo Lucarelli

“Può succedere di tutto, a Scampia. Chi può saperlo meglio del commissario Del Gaudio? Può succedere di giocarsi la pelle in una notte di follia e persino di rivedere un’alba di luce e di ritrovare un amore perduto. Un romanzo duro, tenero e coinvolgente”
Giancarlo De Cataldo