Suburb

(Edel, 2008)

Il secondo disco della band di Scampia è una sorta di manifesto delle periferie del mondo. Le canzoni sono in napoletano, ad eccezione della cover di Psyco P. di Mauro Pagani. Un album che abbraccia idealmente le periferie del mondo a partire dalla variegata scena artistica napoletana, con la musica popolare di Marcello Colasurdo, la canzone politica con ‘O Zulù (99 Posse), il dub con Francesco Di Bella (24 Grana), l’arte di Felice Pignataro e la letteratura con gli inediti di Roberto Saviano e Valeria Parrella. L’universalità della periferia con le partecipazioni di quattro rockband scelte, per comunanza di contenuti musicali e lirici, nelle due democrazie emergenti (India e Brasile) e, tenendo Napoli al centro del Mediterraneo, nelle altre due città che storicamente sono crogiuoli culturali (Marsiglia e Istanbul). Sempre riferendosi all’intreccio multietnico, sono infine ospiti Raffaela Siniscalchi e due musicisti che da trent’anni a questo si dedicano: Mauro Pagani e Mario Arcari. L’album si piazza nella cinquina del premio Tenco come miglio album in dialetto.